Formazione
” Oltre alle diverse competenze di specialista in endocrinologia, attività di medico nel Reparto di Medicina della Casa di Cura San Rossore, del quale sono Responsabile. La mia formazione è iniziata nella Clinica Medica dell’Università di Pisa dove ho svolto la mia attività fino al 1988, implementando le conoscenze specialistiche con quelle della medicina interna: dalla cardiologia alla gastroenterologia, dalla pneumologia alla reumatologia. “
Parliamo della sua formazione in campo endocrinologico.
Nel periodo della mia formazione universitaria, all’inizio degli anni ’80, la Scuola di Specializzazione in Endocrinologia non aveva particolari specificazioni e includeva nel corso degli studi, insieme a capitoli tipici come la patologia tiroidea, anche gli aspetti metabolici, diabetologici, andrologici e ginecologici. Successivamente l’accrescersi dei campi di ricerca ha portato alla separazione dei diversi indirizzi rispetto ai quali ho comunque mantenuto nel tempo un costante aggiornamento, continuando ad accrescere la mia esperienza nella pratica clinica quotidiana, a fianco dei Maestri dell’Università Pisana.
E rispetto alla sua attività in medicina interna ?
Oltre alle diverse competenze di specialista in endocrinologia, da oltre 20 anni, svolgo la mia attività di medico nel Reparto di Medicina della Casa di Cura San Rossore, con 20 posti letto, del quale adesso sono Responsabile. La mia formazione a riguardo è iniziata nella Clinica Medica dell’Università di Pisa dove ho svolto la mia attività fino al 1988, implementando le conoscenze specialistiche con quelle della medicina interna che racchiude le conoscenze di base di molte discipline, dalla cardiologia alla gastroenterologia, dalla pneumologia alla reumatologia, ecc.
Che ruolo ha il medico internista nella moderna medicina ?
Il ruolo del medico internista si è modificato nel tempo. La progressiva ultraspecializzazione in campo sanitario ha portato necessariamente ciascun specialista a focalizzare il proprio operato sulla patologia di singoli organi; peraltro il malato, più che una somma di parti separate, rimane un’entità unica e complessa che necessita di un orientamento e di un approccio globale alla propria salute. Di fatto l’allungamento della vita media e la complessità dell’organismo umano portano spesso a situazioni in cui nello stesso individuo sono compresenti patologie differenti. Per questo l’internista si occupa principalmente di malattie a carattere sistemico e di pazienti con patologie, più spesso croniche, che coinvolgono più organi ed apparati, con una metodologia clinica ed un approccio di tipo “olistico”.
Più che un medico che si occupa di molte cose diverse, l’internista è un medico che ha conoscenze adeguate per occuparsi delle connessioni tra le diverse patologie, esperto delle interazioni tra farmaci, competente nei collegamenti fisiopatologici tra i diversi organi ed apparati. In molti casi, per pazienti con più patologie, le cure necessitano di un’integrazione, di una sorta di zoom allargato sul campo; la gestione di quest’integrazione è il compito precipuo dell’internista, medico che ha come oggetto la visione globale del paziente e opera favorendo la sintesi diagnostica e gli approcci terapeutici adeguati in situazioni cliniche complesse (evitando ad esempio che scelte terapeutiche utili per la cura di una singola patologia interferiscano o risultino sfavorevoli per altre patologie da cui lo stesso paziente è affetto.
L’internista, con le proprie competenze multidisciplinari, è lo specialista che si fa carico del paziente “in toto”, specie per quadri clinici pluripatologici; il suo campo d’azione è l’intero quadro clinico: collabora con gli altri specialisti, riceve le indicazioni specifiche sulla singola patologia mediandole all’interno del più complesso piano di cura del paziente; si pone inoltre, in molte situazioni, a supporto di altri specialisti, specie in ambito chirurgico, per evitare l’eccessiva frammentazione dell’approccio nei diversi livelli d’intensità di cura (fornendo, ad esempio, la consulenza necessaria per interventi chirurgici su pazienti con molte patologie mediche associate).
